Le problematiche relative all'età evolutiva richiedono un'attenta analisi del rapporto genitori/figli ed un approccio equilibrato.

   
  Entrare in Psicoterapia
 
     
Entrare in Psicoterapia

Il lavoro psicoterapeutico in età evolutiva segue delle linee guida dettate innanzitutto dalla teoria e dalla clinica e poi dalla buona prassi; ma anche dallo “stile personale” del terapeuta. In psicoterapia non esiste un intervento standard, soprattutto quando si ha a che fare con bambini, adolescenti ed i loro genitori: è dall’incontro e dal confronto con i genitori prima e con il figlio poi che scaturiscono i possibili percorsi.

Primo appuntamento. Si tratta di un momento di conoscenza molto prezioso sia per lo psicologo-psicoterapeuta sia per il paziente. È l'occasione per chiedersi e chiarirsi sulla domanda: "Sarà l'incontro con lo psicologo-psicoterapeuta ciò di cui ho bisogno?". È una domanda che la persona può porsi e a cui lo psicologo-psicoterapeuta può aiutarlo a rispondere. Generalmente le persone in questo primo incontro hanno molto da dire e l'atteggiamento dello psicologo-psicoterapeuta è prevalentemente di ascolto: "Ci si fa un'idea l'uno dell'altro".
Se si comprende che è lo psicologo-psicoterapeuta il professionista di cui si ha bisogno e se si "sente" che è proprio quello che si ha di fronte quello giusto, allora al primo incontro ne seguiranno altri di conoscenza (fase di consultazione), non ancora di psicoterapia. Contattare uno psicologo-psicoterapeuta non significa cominciare automaticamente una psicoterapia, così come contattare un architetto non significa farsi fare una casa!

Appuntamenti successivi. In questa fase di conoscenza con lo psicologo-psicoterapeuta non è ancora cominciata la psicoterapia, bensì una fase detta di "consultazione", cioè di consulto, di indagine, condotta attraverso l'uso di strumenti, primo tra tutti il colloquio. Si procede alla raccolta delle informazioni riguardanti la persona, la sua famiglia, le sue condizioni di salute fisica attuale e passata, nonché il disagio che l'ha condotta a richiedere un intervento. Grazie a queste informazioni lo psicoterapeuta comincia a farsi un'idea della situazione e a indirizzare la propria attenzione su alcuni elementi piuttosto che su altri, con l'obiettivo di aiutare la persona a focalizzarsi sui temi da trattare primariamente.

Al termine di questi primi incontri le possibilità sono più di una:

  • si avvia un percorso con psicoterapeutico mirato a risolvere una o più problematiche
  • si avvia un percorso con psicoterapeutico volto a sollevare la persona dal disagio di cui è portatrice, ma anche volto a promuovere una consapevolezza di sé, duratura e utilizzabile lungo tutto il corso della propria esistenza,
  • ci si saluta perché:
    • la consultazione da sola è stata sufficiente a ripristinare il benessere
    • si è constatato che non è la psicoterapia il mezzo per poter stare meglio
    • non è il momento giusto
    • non è stato l'incontro "giusto" tra psicoterapeuta e paziente (invio ad altri professionisti o dello stesso ambito professionale o appartenenti a un'altra professione, per esempio, un medico o un avvocato).
 
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Ambiti di specializzazione
  • Psicoterapia di bambini e adolescenti
  • Consulenza e psicoterapia in caso di separazioni/divorzi conflittuali
  • Consulenza e psicoterapia in caso di adozioni e affidi
  • Trattamento psicoterapico di bambini, adolescenti e adulti con metodologia EMDR di numerose condizioni psicopatologiche (inclusi depressione, ansia, fobie, lutto acuto e sintomi somatici)
    Dott.ssa Chiara Claudia Maselli
Psicologa e psicoterapeuta - Ordine degli Psicologi della Lombardia (iscrizione al n.5243)
P.I. 09888860963
 
Per appuntamento telefonare al 348.708.3602